“Colmiamo un vulnus che durava da quasi 80 anni”: così il presidente dell’Anpi di Salerno, Ubaldo Baldi, ha commentato la cerimonia che, nel giorno in cui si celebra la Resistenza, ha visto l’inaugurazione della prima piazza intitolata al 25 aprile.
A Salerno le celebrazioni si sono aperte con la messa nella chiesa del Sacro cuore, poi l’onore ai caduti e la lettura dei messaggi istituzionali presso il monumento ai caduti di Piazza Vittorio Veneto.
Castellina: “I fascisti ora sono al Governo”
Soprattutto, a distanza di 75 anni, la città ha dedicato un piazza alla festa della liberazione: a presenziare alla cerimonia la presidente onoraria dell’Arci nazionale, Luciana Castellina.
“Ce ne sono ancora poche di piazze intitolate alla Liberazione – ha detto l’ex eurodeputata -. Oggi i fascisti, che pensavamo fossero sconfitti, sono al Governo. Sono stati eletti, non hanno fatto un golpe militare. E questo è ancora più grave, perché c’è chi li ha votati”, il duro atto d’accusa. Poi il messaggio ai giovani: “Necessario insegnare a loro il valore di questa giornata”.
“Salerno città democratica ed antifascista, – ha commentato il sindaco Vincenzo Napoli, condividendo via social alcuni scatti della cerimonia – Capitale d’Italia dove sorsero i principi costituzionali intitola una piazza al 25 Aprile. Tante belle cerimonie con tanti concittadini in piazza. Onore ai martiri ed ai combattenti per la Libertà e la Democrazia. Ora e sempre Resistenza. Buona Festa della Liberazione a tutti”
L’omaggio del prefetto ai martiri della libertà
Il Prefetto – ricordando i 20 mesi che vanno dall’8 settembre 1943 al 25 aprile 1945, che hanno visto Salerno protagonista in Italia, e che le conquiste politiche, sociali, culturali, i diritti, la libertà di opinione, di voto, di associazione, di cui oggi godiamo, trovano il loro saldo radicamento nel 25 aprile – ha rivolto un saluto commosso a Gerardo Ceres, storico leader della Cisl salernitana, scomparso all’improvviso a febbraio di quest’anno, Prefettura di Salerno Ufficio territoriale del Governo descrivendolo come: “Uomo sensibile e sindacalista perbene, di grande equilibrio, che ha saputo sollecitare e affiancare, con tenacia e grande autorevolezza, il lavoro delle istituzioni, soprattutto in questi ultimi, difficili anni, tormentati prima dalla pandemia e poi dalla terribile crisi economico-sociale che ne è conseguita”.
Ha rimarcato il grande valore aggiunto dell’associazionismo italiano: “creare un ponte tra i cittadini e le altre componenti della Repubblica, offrire un collegamento tra le generazioni in grado di assicurare continuità ai valori costituzionali di uguaglianza, solidarietà, dignità della persona”. Infine, ha rivolto un accorato appello alla pace ed ha concluso ricordando le parole del Presidente Mattarella: “Pace vuol dire non ad arrendersi di fronte alla prepotenza. Vuol dire avere il coraggio di dire di no alla violenza, il coraggio di interrompere le ostilità, il coraggio di ritirare le forze di invasione. Il coraggio di ricostruire”. “La libertà non è mai acquisita una volta per sempre e che, per essa, occorre sapersi impegnare senza riserve. (…) Il convinto e incondizionato rifiuto di ogni sopraffazione totalitaria, unitamente alla consapevolezza dell’importanza della democrazia, all’affermazione coraggiosa e intransigente del rispetto della dignità umana, al rifiuto di ogni razzismo, alla fedeltà ai propri ideali, sono i valori che ci sono stati affidati dalla Liberazione; e che avvertiamo di dover trasmettere ai nostri figli, ai nostri nipoti, ai giovani europei perché si scongiuri l’atrocità inescusabile della guerra”.
Piero De Luca: “Valori Resistenza fondamento della nostra comunità”
“L’Italia è libera e democratica. – ha dichiarato sui canali social l’onorevole Piero De Luca – La nostra Costituzione repubblicana è antifascista. Non dimenticare mai il sacrificio, lo spirito e i valori della Resistenza, su cui si fonda il nostro Stato e la nostra comunità. Buona Festa della Liberazione, buon 25 Aprile a tutte e tutti”.
di Giovanbattista Lanzilli su Ottopagine.it