Salerno avrà “piazza 25 Aprile”

Storica vittoria per l’Anpi Salerno che potrà vantare la sua “piazza XXV aprile”. Una promessa mantenuta quella del vice sindaco e assessore alle Pari Opportunità del Comune di Salerno, Paky Memoli, che, ancora una volta ha dimostrato la sua sensibilità verso una richiesta più che legittima dell’associazione nazionale Partigiani d’Italia. Ieri, in giunta, sono state approvate le nuove denominazioni delle aree di circolazione nei pressi di via Allende e di aree prive di denominazione in zona Orientale e Centro. “E’ compito dell’Amministrazione comunale l’attribuzione della numerazione civica e della toponomastica, al fine di tutelare la storia del territorio curando che le nuove denominazioni rispettino l’identità culturale e civile della Città, i toponimi tradizionali e storici”, si legge nel provvedimento del Settore Servizi Demografici ed Elettorali nella quale si ribadisce l’intenzione dell’amministrazione di procedere all’intitolazione delle nuove strade riferite alla nuova zona produttivo/residenziale AT_PS_12sub1 del PUC, della piazza del Lungomare Trieste all’altezza di Via Velia, priva di denominazione e della strada che da Via San Leonardo prosegue per un tratto cieco parallelo alla SS18. Così, si avrà Via Vittime 21 giugno 1943, ortogonalmente a Via Tommaso Prudenza e in direzione nord-est verso Via dei Carrari con la seguente motivazione: “Il 21 giugno 1943 la città di Salerno fu colpita dal primo bombardamento aereo, destinato a rimanere nella memoria di molti sia perché del tutto inatteso, sia per gli oltre seicento morti causati. In preparazione dello Sbarco dell’8 settembre, gli anglo-americani avviarono quel giorno una serie di bombardamenti, allo scopo di annientare le difese. Gli obiettivi del 21 furono la caserma Umberto I e la linea ferroviaria, ma molte vittime furono civili impossibilitati a sfollare, abitanti di quartieri popolari”. Ancora, via Opera Ragazzi Nostri, con ingresso da Via Tommaso Prudenza, e poi ortogonalmente a Via Vittime 21 giugno 1943: “Avviata fin dai giorni immediatamente successivi allo Sbarco del ’43, l’accoglienza dei “figli del popolo”, dei ragazzi rimasti senza assistenza familiare a causa degli eventi bellici, fu promossa dai parroci del centro storico e sostenuta dai vescovi di Salerno. Aumentando il numero degli assistiti, provenienti nel frattempo anche dai centri vicini, tra la fine del 1946 e gli inizi del 1947 si rese necessaria la costituzione dell’Opera Ragazzi Nostri, che si insediò in un’area a ridosso della spiaggia di San Leonardo, precedentemente utilizzata dagli Alleati prima come Rest Camp e poi come struttura per l’accoglienza dei profughi slavi. Circa un migliaio di adolescenti iniziò a trovare lì vitto e alloggio, ma anche opportunità di studio e formazione”; Traversa Mariconda all’ingresso da Via San Leonardo proseguendo per un tratto cieco parallelo alla SS18 ; piazza 25 aprile in piazza del Lungomare Trieste all’altezza di Via Velia: “Il 25 aprile è una data simbolo della nostra Nazione, con la quale l’Italia chiude la stagione del fascismo e della guerra, e si apre ad un futuro di democrazia e di speranza. Il 25 aprile è il simbolo della Resistenza, della lotta partigiana che dalle montagne ai più piccoli paesi conobbe il sacrificio di donne e uomini che lottarono contro il nazifascismo. La città di Salerno è legata a doppio filo allo spirito e all’unità di intenti che resero possibile la Resistenza, essendo stata protagonista prima dello sbarco Alleato, in seguito del periodo di “Salerno Capitale” e della “svolta di Salerno”. “L’amministrazione comunale ha accolto con grande entusiasmo e rispetto la richiesta del presidente dell’Anpi Salerno Ubaldo Baldi di intitolare una piazza della nostra città al giorno dell’intitolazione dell’Italia , il 25 aprile, simbolo di libertà che possa far ricordare a noi tutti il valore della libertà ma anche quello della pace, della fratellanza e della solidarietà, richiamando sempre alla nostra memoria il coraggio, la forza e il valore di chi ha combattuto per la nostra libertà”, ha dichiarato la vicesindaco Paky Memoli che, dopo un incontro con il presidente Baldi si è personalmente occupata della richiesta. “Piazza 25 aprile è anche il simbolo contro l’indifferenza che porta alla violenza e noi non vogliamo la violenza ma la pace senza mai dimenticare ciò che ci ha insegnato Giovanni Paolo II: la pace richiede quattro condizioni essenziali, la verità, la giustizia, l’amore e la libertà”, ha aggiunto la vicesindaco Memoli. Soddisfatto per l’importante riconoscimento raggiunto il presidente Ubaldo Baldi: “Ringrazio di cuore la dottoressa Paky Memoli che ha manifestato interesse e rispetto verso la nostra richiesta e per il suo importante impegno. Credo sia il giusto riconoscimento all’Anpi per il lavoro fatto in questi anni per la riscoperta e la valorizzazione dei Salernitani e il loro ruolo nella lotta di liberazione nazionale e della ricostruzione di un elenco preciso dei caduti salernitani”.

di Erika Noschese su Le Cronache Salerno

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