Da Eboli un forte NO all’autonomia differenziata

Parte da Eboli la mobilitazione dell’ANPI di Salerno contro il progetto di autonomia differenziata del governo Meloni.
Attenta e cospicua la partecipazione all’iniziativa “Perché siamo contro l’autonomia differenziata, per un’Italia unita e solidale”, organizzata dall’ANPI Piana e Valle del Sele insieme alla CGIL di Eboli, al Circolo Libertà e Giustizia della Piana del Sele ed all’Associazione Eboli Responsabile.
Dopo i saluti dei presidenti dei circoli ANPI, Massimiliano Voza, e Libertà e Giustizia, Sofia Masillo, sono intervenuti: Damiano Capaccio della CGIL FP Medici, il sindaco di Eboli Mario Conte, il Segretario Generale dello SPI CGIL di Salerno Arturo Sessa ed, a concludere, il professor Massimo Villone costituzionalista e presidente del Coordinamento per la Democrazia Costituzionale.
In molti hanno sottolineato come già la riforma del Titolo V della Costituzione abbia modificato l’assetto del governo territoriale, sovvertendo i tradizionali rapporti tra Stato centrale ed enti periferici. Di fatto, essa ha rappresentato un vero e proprio cavallo di Troia che ha aperto le porte al disegno di legge Calderoli sulla cosiddetta Autonomia Differenziata che rischia di frammentare l’Italia in venti “Staterelli” in cui avranno maggiori fondi di spesa pubblica quelle Regioni che producono maggiore ricchezza.
Per provare ad arginare tale disegno è stata rilanciata la raccolta firme per la proposta di legge costituzionale di iniziativa popolare che modificherebbe direttamente il terzo comma degli articoli 116 e 117 della Carta. La proposta esclude la possibilità che una legge quadro generica nasconda intese tra Stato e singole regioni e introduce una clausola di supremazia della legge statale, scremando di molto le materie concorrenti.
In particolare,a modifica dell’articolo 117 specifica quelle che devono rimanere competenza esclusiva dello Stato: sanità, lavoro, coordinamento della finanza pubblica, infrastrutture e, per l’appunto, istruzione.
A tal proposito invitiamo tutti a sostenere l’iniziativa andando sul sito del Coordinamento per la Democrazia Costituzionale.

Lascia un commento

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *